ipnosi ericksoniana

L'ipnosi è una tecnica psicologica che consiste nell'indurre uno stato di trance mediante la suggestione verbale. L'ipnotizzatore, o l'ipnotista, utilizza parole e frasi specifiche per condurre il soggetto in uno stato di profonda concentrazione, in cui la mente è più suscettibile alle suggestioni.

L'ipnosi è stata studiata per la prima volta da Franz Mesmer nel Settecento, ma è stato James Braid, un medico scozzese, a dare una definizione scientifica di questa tecnica nel 1843. Braid la definì come "un stato di concentrazione mentale, in cui l'individuo è più suscettibile alle suggestioni".

L'ipnosi ericksoniana è una forma di ipnosi sviluppata dallo psichiatra Milton Erickson. Si differenzia dall'ipnosi tradizionale per la sua approccio non direttivo e per la sua attenzione alla dimensione personale e relazionale del paziente.

Il metodo ericksoniano si basa sulla teoria della comunicazione, che prevede l'utilizzo di linguaggio ambiguo, metafore e suggestioni indirette per indurre uno stato di trance nella persona. In questo stato, il paziente è in grado di accedere alle proprie risorse inconsce e di superare i propri blocchi e limiti.

Uno dei principi fondamentali dell'ipnosi ericksoniana è quello dell'utilizzo delle risorse del paziente, che vengono individuate e valorizzate dal terapeuta per aiutare la persona a superare i propri problemi. Ad esempio, un paziente che soffre di ansia potrebbe essere incoraggiato a utilizzare la sua capacità di concentrazione per superare la sua paura.

L'ipnosi ericksoniana è utilizzata in diverse aree della psicologia, tra cui la terapia dell'ansia, la terapia del dolore, la terapia delle dipendenze e la terapia della coppia. Inoltre, è utilizzata anche in ambito sportivo e in quello artistico per aumentare la creatività e la performance.

Questo permette al paziente di trovare le risposte alle sue domande in modo autonomo e di utilizzare la propria immaginazione per risolvere i problemi.

Un altro elemento distintivo dell'ipnosi ericksoniana è l'utilizzo della metafora e delle suggestioni indirette. Il terapeuta utilizza storie e metafore per aiutare il paziente a raggiungere una comprensione più profonda del proprio problema e per indurre un cambiamento nel comportamento. Inoltre, utilizza suggestioni indirette per incoraggiare il paziente a fare ciò che desidera senza essere esplicito. Questo rende l'ipnosi ericksoniana meno invasiva rispetto alle tecniche tradizionali e più accettabile per i pazienti.

L'ipnosi ericksoniana è stata utilizzata con successo per trattare una vasta gamma di problemi, tra cui ansia, depressione, fobie, dolore cronico e dipendenze. Uno studio del 2000 condotto da Hammond (citato in Erickson, Rossi & Rossi, 2008) ha dimostrato che l'ipnosi ericksoniana è efficace nel ridurre i sintomi dell'ansia in pazienti con disturbi d'ansia generalizzata. Inoltre, uno studio del 2008 condotto da Rainville et al. (citato in Erickson, Rossi & Rossi, 2008) ha dimostrato che l'ipnosi ericksoniana è efficace nel ridurre il dolore cronico in pazienti con fibromialgia. La tecnica di Erickson si basa sul concetto di "risorse inconsce", ovvero la capacità dell'individuo di superare le difficoltà attraverso la scoperta di risorse interiori. In questo modo, l'ipnosi ericksoniana è utilizzata per aiutare le persone a superare problemi quali ansia, depressione e dipendenze.

Inoltre, l'ipnosi ericksoniana è utilizzata anche in ambito medico per trattare malattie come il dolore cronico e la nausea da chemioterapia. Erickson stesso utilizzò la sua tecnica per aiutare pazienti con problemi di infertilità e disturbi alimentari ed è anche utilizzata nell'ambito della medicina psicosomatica. Erickson (citato in Erickson, Rossi & Rossi, 2008) ha sviluppato una tecnica chiamata "ipnosi medica" che utilizza l'ipnosi per trattare disturbi psicosomatici.

Il padre dell'ipnosi ericksoniana è Milton Erickson, che ha sviluppato una tecnica di ipnosi basata sull'utilizzo di suggestioni indirette e di linguaggio ambiguo. Tra le sue opere più famose si possono citare "Ericksonian Hypnotherapy: An Overview" (Ericksonian Hypnotherapy: una panoramica) e "Hypnotic Realities: The Induction of Clinical Hypnosis and Forms of Indirect Suggestion" (Realtà ipnotiche: l'induzione dell'ipnosi clinica e le forme di suggestione indiretta).

In conclusione, l'ipnosi ericksoniana rappresenta una forma di ipnosi non direttiva che si basa sull'utilizzo delle risorse del paziente e sull'attenzione alla dimensione personale e relazionale. Viene utilizzata in diverse aree della psicologia e rappresenta una tecnica efficace per superare i problemi psicologici e migliorare la performance.

Bibliografia:


  • Erickson, M. (1974). Ericksonian Hypnotherapy: An Overview. New York: Irvington Publishers.
  • Erickson, M., Rossi, E. (1977). Hypnotic Realities: The Induction of Clinical Hypnosis and Forms of Indirect Suggestion. New York: Irvington Publishers
  •   Erickson, M. H., Rossi, E. L., & Rossi, S. I. (1976). Hypnotherapy: An exploratory casebook. New York: Irvington Publishers.
  • Rossi, E. L. (1986). The psychobiology of mind-body healing: New concepts of therapeutic hypnosis. New York: Norton.
  • Yapko, M. D. (1994). Ericksonian hypnosis: A handbook of clinical practice. New York: Brunner/Mazel.
  •  Rossi, E. L., & Cheek, D. B. (1988). Mind-body therapy: Methods of ideodynamic healing in hypnosis. New York: Norton.
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