disturbo da accumulo


Il disturbo da accumulo (noto anche come hoarding disorder) è una condizione psicologica caratterizzata dalla difficoltà a buttare via oggetti inutili o inservibili, che porta all'accumulo di grandi quantità di oggetti nell'ambiente di vita. Questo disturbo può causare problemi di igiene, sicurezza e relazionali, e può anche compromettere la capacità delle persone di svolgere le attività quotidiane.

Secondo la American Psychiatric Association (APA), il disturbo da accumulo è stato classificato come un disturbo specifico dell'accumulo di oggetti nella quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5). Tuttavia, alcuni ricercatori sostengono che il disturbo da accumulo dovrebbe essere considerato come un sottotipo di un disturbo ossessivo-compulsivo più ampio (OCD) (Frost e Hartl, 1996).

La causa esatta del disturbo da accumulo è sconosciuta, ma si ritiene che possa essere legato a fattori biologici, ambientali e psicologici. Ad esempio, alcuni studi hanno rilevato anomalie nei circuiti cerebrali coinvolti nel controllo degli impulsi e nell'elaborazione delle emozioni nei soggetti con disturbo da accumulo (Saxena et al., 2004). Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che eventi traumatici o stressanti possono contribuire allo sviluppo del disturbo (Steketee e Frost, 2003).

Il trattamento del disturbo da accumulo può essere complesso e richiedere un'approccio multidisciplinare. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è considerata il trattamento di prima scelta per il disturbo da accumulo (Frost e Steketee, 2011). La CBT mira a modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali associati all'accumulo di oggetti, attraverso tecniche come la esposizione e la prevenzione della ricaduta. Inoltre, alcuni farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) possono essere utilizzati per trattare i sintomi associati al disturbo da accumulo, come l'ansia e la depressione (Saxena et al., 2008).

In conclusione, il disturbo da accumulo è una condizione psicologica complessa che può causare problemi significativi nella vita delle persone colpite. Sebbene la causa esatta del disturbo sia sconosciuta, si ritiene che possa essere legato a fattori biologici, ambientali e psicologici. Il trattament


 

Il disturbo dell'accumulo (noto anche come hoarding disorder) è una condizione mentale che si caratterizza per la tendenza a conservare oggetti in eccesso, spesso in modo disordinato e caotico. Secondo gli esperti, questa condizione è legata a problemi di ansia, depressione e problemi di salute mentale (American Psychiatric Association, 2013).

Il disturbo dell'accumulo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono, in quanto può limitare la loro capacità di muoversi all'interno della propria casa, causare problemi di igiene e di sicurezza, e interferire con le relazioni sociali e familiari.

Il trattamento del disturbo dell'accumulo può essere difficile, ma ci sono diverse opzioni disponibili. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è stata dimostrata essere efficace per aiutare le persone a ridurre la quantità di oggetti che conservano e a migliorare la loro capacità di organizzare e mantenere l'ordine (Frost e al., 2011). In alcuni casi, può essere necessario utilizzare farmaci per gestire i sintomi di ansia e depressione associati al disturbo dell'accumulo.

In generale, è importante che le persone che soffrono di disturbo dell'accumulo ricevano un supporto professionale per aiutarle a gestire i loro sintomi e migliorare la loro qualità di vita.

Bibliografia:

  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edition.
  • Frost, R. O., Steketee, G., & Tolin, D. F. (2011). Hoarding: A Guide for Human Service Professionals.
  • Pertusa, A., Fullana, M. A., Singh, S., Alonso, P., Menchon, J. M., & Mataix-Cols, D. (2008). Hoarding disorder: a new diagnosis for DSM-V?. The British Journal of Psychiatry, 193(2), 126-131.